Nell’incredibile villa romana di Spello, una bellissima scena tra i tasselli del pavimento, ci tramanda lo sfarzo e l’opulenza degli antichi banchetti. Siamo nella splendida Villa dei Mosaici di Spello, un ambiente che è tornato alla luce solamente di recente dopo essere rimasto sepolto per secoli. Le vicissitudini della scoperta sono curiose: nell’area dove inizialmente c’era un campo da calcio (e dove alcuni bambini, giocando, avevano già notato la presenza di alcuni strani sassolini), nel 2005 fu predisposta la costruzione di un parcheggio. Ma nel momento in cui la ruspa cominciò a scavare venne subito fuori un eccezionale tesoro nascosto: dei mosaici perfettamente conservati… E poi addirittura una villa romana! 😎 LA VILLA DEI MOSAICI Il 24 Marzo 2018 è stata finalmente inaugurata la villa dei mosaici, che con quasi 500 metri quadrati recuperati, è una delle scoperte archeologiche più straordinarie dell’Umbria. L’identità del proprietario originale è ignota e non ci sono iscrizioni con il suo nome, ma sicuramente doveva trattarsi di una persona ricca e potente, viste le dimensioni della dimora. Un bellissimo mosaico al centro della stanza principale, con una scena di mescita del vino, ha fatto ipotizzare verosimilmente che si trattasse di un importante viticoltore della zona. La scena è raffigurata nella grande sala del triclinio, l’area della casa dove veniva servito il pranzo che in genere durava molte ore: rappresenta un servitore che sorregge sulle spalle un’anfora dalla quale versa il vino in una coppa, tenuta in mano da un coppiere. E il vino traboccante è raccolto in un cratere, perché non vada perduto. Considerando che il vino nell’antica Roma rappresentava se non una rarità, almeno un lusso ed andava centellinato, questo mosaico vuole dimostrarci tutta l’opulenza e lo sfarzo che evidentemente il proprietario poteva permettersi. Non è neanche un caso che siano due uomini i protagonisti della scena: il vino nell’antica Roma poteva essere gustato solo da maschi di età superiore ai trent’anni. Solo con Giulio Cesare, tale divieto venne abolito. 😯 CURIOSITÀ: PASSIONE PER IL VINO Prima di iniziare un banchetto, si eleggeva, sorteggiandolo ai dadi, un “magister bibendi“: costui, che doveva astenersi dal bere, aveva il compito di stabilire quante parti di acqua, calda o fredda, si dovessero aggiungere. Infatti il vino non veniva mai bevuto “puro” (solo come medicina) ma diluito in coppe larghe e quasi piatte; inoltre veniva servito caldo, quindi era più simile al nostro vin brulè. I romani preferivano gustarlo con l’aggiunta di spezie o miele (vino mulsum). Durante il banchetto si presentavano inizialmente i vini migliori, poi man mano che il convivio procedeva, si mettevano in tavola quelli sempre più scadenti. Il vino poteva essere Atrum (rosso), Candidus (bianco) o Rosatum (rosato). Il più nobile di tutti era il mitico Falerno, un vino rosso cupo che poteva essere invecchiato anche di 100 anni. Gli haustores, i sommeliers dell’epoca, classificavano le varietà in un’infinità di modi (dolce, soave, nobile, prezioso, molle, delicato, ecc.), dimostrando così di avere un palato sensibilissimo e di conoscerne gli effetti salutari, eccitanti e soporiferi; d’altronde già dai tempi dei greci un autore ellenico per bocca di Dionisio, il Dio del vino, ammoniva: “Tre coppe di vino non di più stabilisco per i bevitori assennati. Eubulo, commediografo greco (405 a.C. circa – 330 a.C.). 😉 INFORMAZIONI UTILI La Villa dei Mosaici di Spello è all’interno di una struttura contemporanea, in dialogo armonico con la storia e il paesaggio. All’interno sono stati realizzati percorsi per la visita alle stanze della villa, ricostruzioni in 3D e spazi destinati a sala multimediale, alla didattica e al gioco (che i bambini ameranno). E’ possibile scaricare un’interessante APP prima di visitare il sito: per il download basta visitare il sito ufficiale CLICCANDO QUI Orari: Biglietti: PS: Si ringrazia Fabrizio Ragnotti, Spellano DOC e grande appassionato di archeologia e storia, per averci accompagnato in questo sito, dandoci tantissime e interessanti informazioni e rendendo la visita particolarmente piacevole. Le foto sono di Lorenzo Dottorini.
La prima per la salute di chi beve;
la seconda risveglia l’amore ed il piacere;
la terza invita al sonno“.
Da ottobre a marzo: 10.30-13 / 15-17.30, chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio
Da aprile a settembre: 10.30-13 / 15-18.30, chiuso il lunedì
La biglietteria chiude 30 minuti prima
Intero 6,00 €
Ridotto A (gruppi superiori alle 15 unità, convenzionati) 4,00 €
Ridotto B (ragazzi tra 6 e 14 anni e residenti) 2,00 €