L’incantevole chiesa di San Pietro a Perugia non è solo un patrimonio dell’arte italiana, ma nasconde un inquietante segreto.
La basilica di San Pietro a Perugia è sicuramente la più bella del capoluogo umbro, non solo per l’architettura, con la navata principale, coperta dallo splendido soffitto a cassettoni in legno riccamente decorato, le due navate laterali e le interessanti cappelle, ma anche (e soprattutto) per il vastissimo patrimonio d’arte che ne fa la più ricca ed importante raccolta di opere a Perugia dopo la Galleria Nazionale dell’Umbria: si passa dal Vasari al Sassoferrato, dal Perugino a Guido Reni solo per citare i più famosi. Come non segnalare poi il coro ligneo di Maestro Lombardo tra i più mirabili in Italia.
😎 LA MAESTOSA TELA DEL VASSILACCHI
Entrati nella navata si noterà subito il grande ciclo pittorico di Antonio Vassilacchi detto l’Aliense, artista greco operante a Venezia (1556-1629), riguardante episodi della vita di Cristo con riferimenti al Vecchio Testamento. Queste dieci tele, collocate cinque per parte ai lati della navata centrale, gli furono raccomandate dai monaci benedettini. Il Vassilacchi le realizzò proprio a Venezia, dove abitava, tra il 1591 e il 1611. Ma è la grandissima tela che occupa tutta la controfacciata che desta un grande interesse: fu la prima del ciclo ad essere realizzata (1592) e consiste in un gigantesco dipinto, di 11 metri per 8, raffigurante il Trionfo dell’ordine benedettino.
😎 IL DIAVOLO DIETRO IL DIPINTO
Nell’opera dell’Aliense vengono raffigurati quasi 300 personaggi, santi, papi, cardinali, vescovi, abati e i fondatori dell’ordine dei Benedettini rappresentati a grandezza maggiore rispetto a quella naturale, in un cromatismo di colori che va dal giallo ocra al nero, dal rosso al blu scuro. Nell’immenso groviglio di figure ci sono due punti più chiari, ovvero gli squarci del cielo che svelano il sole e la luna, simboli del tempo che sfugge come il giorno e la notte.
Eppure guardando l’opera da una certa distanza ecco apparire un inquietante diavolo. Basta osservare con attenzione e non distogliere lo sguardo; allora San benedetto al centro diventa il naso, il sole e la luna rappresenterebbero gli occhi, e San Pietro e San Paolo, sugli angoli alti, le corna.
Inoltre le figure dei benedettini visti di spalle sarebbero le zanne, mentre la bocca, non sarebbe altro che la porta di uscita della chiesa stessa. In questo modo i fedeli che entravano passavano attraverso la bocca del demonio e quando uscivano dall’edificio erano come inghiottiti dalle sue fauci.
Il significato? Fuori dalla Chiesa, nel mondo abitato dal peccato, non c’è salvezza. E quel dipinto doveva ricordarlo ai fedeli all’uscita di ogni funzione religiosa dopo aver ascoltato la parola di Dio. È l’ossessione che segna il messaggio della Controriforma: il diavolo è sempre in agguato, in ogni momento nella vita quotidiana e anche all’interno della Chiesa.
😯 CURIOSITÀ: TELE GIGANTI
Il dipinto del Vassilacchi è stato a lungo considerato dai Perugini il più grande del mondo. Esistono in realtà due tele che lo superano per dimensioni entrambe realizzate sempre a Venezia: la prima è il Paradiso del Tintoretto (1588-1592) presente nel Palazzo Ducale di Venezia larga 22 metri e alta 7 (154 mq); la seconda è il Martirio di San Pantalon (San Pantaleone) nella chiesa di San Pantalon a Venezia (vedi l’immagine sotto). Con i suoi 443 metri quadrati è il più grande dipinto su tela del mondo. Fu eseguito dall’artista Giovanni Antonio Fumiani, specializzato nella realizzazione di scenografie teatrali, che impiegò ben 24 anni per completare l’opera (dal 1680 e il 1704!). Una leggenda narra che il pittore morì cadendo dalle impalcature mentre stava dando gli ultimi ritocchi.
😉 INFORMAZIONI UTILI
Il complesso di San Pietro, di proprietà della Fondazione per l’Istruzione Agraria (e sede della rispettiva università), è composto da 3 chiostri che conducono all’orto botanico e all’orto medievale, alla Galleria Tesori d’Arte, alla biblioteca e all’archivio, dove sono custoditi libri, codici e manoscritti antichi. Al di sotto dell’abside della chiesa si trova l’interessante cripta altomedievale, a pianta circolare, con ambulacro e pareti dipinte con singolari motivi geometrici.
Orario di apertura:
Basilica
da martedì a sabato: 10.00–19.00
domenica e lunedì pomeriggio: 15.00 – 19.00
domenica e lunedì mattina: biglietteria chiusa
Ingresso
Biglietto intero: € 6,00
Biglietto ridotto: € 4,00 (Minori di 14 anni; Scolaresche; Gruppi composti da minimo 15 persone)