Castello Bufalini a San Giustino (PG)

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Nel borgo di San Giustino, piccolo paese a nord al confine con la Toscana, ecco una gemma che vi lascerà incantati: castello Bufalini.

Ex avamposto militare, dal 1487, trasformato dalla nobile famiglia Bufalini in fortezza e poi in villa di delizie situata nel bel mezzo della sua cittadina, questo luogo incanta per tanti motivi: l’imponenza architettonica della struttura, il cortile e gli interni con lo splendido soffitto a grottesche visitabile al primo piano e le sale al pian terreno. Il castello, oltretutto, riproduce le caratteristiche del classico castello che abbiamo tutti studiato, con le sue possenti mura, il fossato intorno (un tempo riempito d’acqua) e il ponte levatoio (che tuttavia oggi presenta solo i cardini).

Al visitatore si offre la possibilità di percorrere un viaggio nel passato in compagnia del preziosi arredi di pertinenza (caso raro), costituiti da una raccolta archeologica e di dipinti, da mobili, tessuti storici, vari oggetti di ornamento, ceramiche e cristalli, che suggeriscono l’atmosfera di un ambiente vissuto per cinque secoli (fino al 1989!) da una famiglia Umbra, con personaggi che si sono affermati in ambito militare, ecclesiastico, letterario e giuridico.

💡 IL PERCORSO DI VISITA

Nel percorso di visita si possono ammirare: la Sala degli Dei Pagani e Sala di Prometeo con affreschi del pittore Cristofano Gherardi; il Loggiato; la Sala della Credenza, con le vetrine che custodiscono i preziosi servizi da tavola in ceramica e la cristalleria; la Sala da Pranzo; il Salotto; la Sala del Trono con tele raffiguranti scene dal Vecchio Testamento e dall’Orlando Furioso dell’Ariosto; la Galleria dei Ritratti; la Sala degli Stucchi; la Camera del Cardinale Giovanni Ottavio Bufalini, con la bellissima culla. 

😀 DA VEDERE

Rimarrete affascinati dagli affreschi del Gherardi (1508-1556), pittore di Sansepolcro detto il Doceno, dove troverete, come disse il suo amico Vasari, “figure tanto belle che pareva l’avesse studiate venti anni”. Nel suo ciclo pittorico sono prevalenti scene di nudo ed erotiche che rispecchiano il clima di nuovo paganesimo del Cinquecento; il Gherardi decise così di esprimersi liberamente in base al suo gusto, ispirandosi alle fonti classiche di Raffaello e Michelangelo.

Grande fascino è anche negli esterni con lo splendido giardino all’italiana, in cui c’è un po’ di tutto, dalla raffinata arte topiaria dei viali al bosco romantico, al frutteto, alle grotte e alle vasche; molto suggestivo è il labirinto strutturato con le siepi, nonché la vista che si scorge, sul giardino, dal loggiato al piano superiore.

Andateci, coi vostri figli o anche da soli….e avrete modo di perdervi dentro la sua magia.

 😎 INFORMAZIONI UTILI

Per info sugli orari, biglietti o per prenotare una visita CLICCA QUI.

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